Sapevo che si trattava dell'ultimo giorno prima della pensione, volevo solo passare per mostrare la mia gratitudine, magari scattare una foto da regalargli....invece non ho saputo resistere, ho chiesto a Gianni se avesse avuto piacere che realizzassi un piccolo servizio fotografico nel suo laboratorio. Detto fatto, giusto il tempo di mettere via la giacca, prendere dalla borsa la macchina fotografica, mi ritrovo catapultato nel mondo della più antica tradizione pasticcera.
Il parde di Gianni aveva rilevato la pasticceria Pino nel 1960, poi nel 1983 il negozio viene spostato nella posizione attuale, 58 anni di attività ininterrotta. Inutile dire che varie generazioni di cellesi, oltre che di villeggianti, portano nel cuore le specailità di Pino, me compreso chiaramente.
Mi aspettavo di trovare un'aria un po' dismessa, da ultimo giorno per l'appunto. Invece Gianni ha continuato a sfornare le sue specialità, con l'entusiasmo di sempre. Facevo fatica a stargli dietro con le foto, il laboratorio era il suo mondo e di quello lui era il re, lavorava velocissimo e nel frattempo mi spiegava tante cose, e mentre lui restava chino a ritagliare le bugie con la rotellina, io fregavo i ritagli di pasta esattamente come da bambino quando mamma feceva la crostata.
Un entusiasmo davvero contagioso, non da ultimo giorno di lavoro certo, quello cha donatoagli altri come a se stesso, per tanti anni.
marco ferrando, fotografo